Una corretta conservazione degli alimenti comporterebbe la riduzione dello spreco alimentare, una maggiore lotta alla fame e un notevole risparmio economico.
Tratto da: https://www.radio-food.it/
Autore: Simone Martino
Produciamo abbastanza cibo per nutrire una popolazione pari a una volta e mezza quella attuale eppure ci sono ancora milioni di persone che muoiono di fame: spreco alimentare che ci porta a dilapidare un terzo del cibo che produciamo per problemi legati alla distribuzione, commerciabilità degli alimenti e loro conservazione.
Da una ricerca europea condotta su 20.000 persone e 11 Paesi emerge che l’Italia risulta al terzo posto per tasso di spreco preceduta dalla Svizzera e seguita dalla Norvegia e Francia. Gli italiani gettano il 59% del cibo acquista, un impatto non da poco visto che si traduce in 5.108 euro per famiglia buttati in pattumiera.
Mentre il 75% degli italiani si sente in colpa per la quantità di rifiuti prodotta e tre su cinque (61%) sono diventati, in periodo di lockdown, più consapevoli dei loro sprechi alimentari solo il 63% dichiara di avere un piano per affrontare e risolvere il problema.
Quali accorgimenti adottare per limitare gli sprechi?
Pianifichiamo i nostri pasti, almeno a livello settimanale;
Controlliamo le date di scadenza per evitare accumuli;
Organizziamo con criterio i cibi all’interno della dispensa e del frigorifero (last in last out?) per evitare doppioni;
Carni, pesce, pollame: sul ripiano inferiore del frigorifero, ben incartati affinchè si eviti il disperdesi degli odori ed eventuali gocciolamenti
Frutta: conserviamola in frigo anzichè in dispensa o sulla fruttiera del tavolo o gestiti in funzione del livello di maturazione;
Piatti pronti: congeliamoli invece che tenerli in frigorifero;
Salse e condimenti: in dispensa ma in frigorifero quando aperti;
Un occhio alla tecnologia del freddo anche per usi alimentari in ambito domestico.