Frank J. Barrett è professore di Management della Naval Postgraduate School in Monterey, California. Dal 2008 al 2010 è stato Visiting Scholar presso la Business School di Harvard sulla Negotiation. Consulente presso numerose organizzazioni e grandi aziende, Barrett è anche pianista jazz. Partendo dalla sua esperienza di jazzista e di studioso dell’organizzazione Barret afferma:
Tra creatività e rigore. Contributo e ispirazioni tratti dal volume Disordine Armonico di Frank J. Barret, edito da Egea, 2013, pp.200.
Frank J. Barrett è professore di Management della Naval Postgraduate School in Monterey, California. Dal 2008 al 2010 è stato Visiting Scholar presso la Business School di Harvard sulla Negotiation. Consulente presso numerose organizzazioni e grandi aziende, Barrett è anche pianista jazz. Partendo dalla sua esperienza di jazzista e di studioso dell’organizzazione Barret afferma:
“Cominciai ad attingere alla metafora del jazz come un modo per comprendere creatività e innovazione ed elaborai moduli formativi per manager utilizzando l’improvvisazione come una lente d’ingrandimento attraverso cui approfondire i concetti di innovazione collaborativa e apprendimento organizzativo.”
La jazz cuisine indica un modo di cucinare in cui non vi è sudditanza verso le ricette e, partendo da solide conoscenze gastronomiche elabora proposte armoniche nuove, espressive, originali.
Quali sono i margini di creatività che una partitura musicale consente nello sviluppo di un tema e quali le variazioni che si possono adottare per creare un nuovo piatto? Un’occasione per approfondire i rapporti tra creatività, regole, armonia.
Il jazz è più di una metafora dell’organizzazione: proviamo ad immaginarla traslata sul cibo, le preparazioni e l’organizzazione dove chi cucina, in presenza di determinati vincoli quali materie prime presenti, sistemi di produzione disponibili, tempo a disposizione, gusti dei commensali cercando di dare un senso alla dimensione della creatività controllata.
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