Dario Mariotti
Si terrà il 28 settembre 2023, in CAST Alimenti, il seminario I sensi al lavoro. Progettato da me e dalla prof.ssa Renata Borgato, si basa sul presupposto che i nostri meccanismi percettivi ci restituiscono una realtà ‘relativa’ con la quale interagiamo e che interpretiamo sulla base di ciò che in passato si è dimostrato utile. La letteratura ormai è sterminata sull’argomento. Ne cito solo un paio: Beau Lotto, Percezioni. Come il cervello costruisce il suo mondo, Bollati Boringhieri, 2017 e John Bargh, A tua insaputa. La mente inconscia che guida le nostre azioni, Bollati Boringhieri, 2018.
Il seminario applica le tecniche proprie della valutazione sensoriale per dimostrare la variabilità individuale delle percezioni e delle reazioni alle percezioni, e utilizza le medesime tecniche, in particolare la QDA (Analisi Quantitativa Descrittiva) per definire ‘descrittori’ ambientali utili per predisporre procedure operative condivise.
Il seminario è stato realizzato la prima volta con grande successo in occasione del workshop annuale HSE 2022, tenutosi il 22 e 23 settembre a Pescara che ha coinvolti una cinquantina di responsabili della Sicurezza di Edison EDF Group.
Il seminario successivamente è stato riprogettato con il contributo determinante della prof.ssa Renata Borgato, docente di processi formativi per adulti, Università Statale Milano Bicocca, ed è valido ai fini dell’aggiornamento in materia di sicurezza per Lavoratori, Preposti, RSPP e RLS, con rilascio di Attestato di partecipazione.
La sicurezza nei luoghi di lavoro, necessariamente prescrittiva, non può prescindere dalla riflessione sulla realtà percepita e reinterpretata per mezzo del linguaggio che è al centro del dibattito culturale di questo periodo. Un riferimento per tutti: Il premio Nobel Daniel Kahneman scrive nel suo recente volume Rumore, Utet 2021, scrive:
Molti di noi vivono nella convinzione che il mondo sia esattamente come appare; da qui a credere che gli altri vedano il mondo come noi il passo è breve. Convinzioni come questa, che rientrano nel cosiddetto ‘realismo ingenuo’, sono fondamentali perché ci danno l’impressione che esista una realtà condivisa. Raramente la mettiamo in in discussione. […] In ogni momento abbiamo una certa interpretazione del mondo che ci circonda, e di norma non ci sforziamo più di tanto per trovare delle alternative plausibili. Ci basta una sola interpretazione, che percepiamo come vera; non affrontiamo la vita immaginando modi alternativi di vedere la realtà. (p. 39).
La riflessione di Kahneman è potente nell’indagare come il giudizio umano sia soggetto a due tipi di errore: i bias (errori sistematici) approfonditi nel fondamentale Pensieri lenti e veloci del 2011, e il rumore che dà appunto il titolo al libro già citato.
In questo contesto, dove la realtà si sbriciola nella sua razionalità, si afferma l’obbligo della ragionevolezza condivisa, costruita grazie ad un codice linguistico concordato.
Partecipare al seminario non è soltanto l’occasione per sperimentare un approccio nuovo alla stesura di procedure condivise: è l’occasione per collocare il tema della sicurezza nei luoghi di lavoro al centro di una riflessione su modelli affidabili di comprensione del reale, utili per comprendere la gestione della sicurezza ma soprattutto per comprendere il nostro rapporto personale con la realtà.
Il ricorso al cibo come ‘reattivo’ didattico, è un espediente metodologico potente perché nel rapporto col cibo si sintetizzano gli ingredienti essenziali del sistema interpretativo del reale: caratteristiche percettive individuali, retaggio culturale di gruppo, esperienza personale pregressa, centralità nel rapporto con l’ambiente,